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Avatar di Gianluca Falanga

Povero Scheel. Comparato a Honecker! Il buon Erich era a capo di un partito che fatto 250.000 prigionieri politici e rovinato vite e famiglie con la Stasi. La "rivoluzionaria comunista" Meinhof metteva le bombe come hanno fatto in Italia i fascisti. Ho studiato la Raf per anni ma lo stupro in carcere non l'ho mai sentito. Si suicidò perchè era depressa e tormentata dalla scelta che aveva fatto (es. abbandonare le figlie) e perché Baader e Ensslin la trattavanp come una nemica. Che quelli della Raf li ha torturati e uccisi lo Stato, ci credono solo piu in Italia, chussà perché. Del processo a Honecker lascia perdere, non lo terminarono nemmeno perchè l'avvocato invocò i diritti umani. Per Honecker che i suoi detenuti li faceva marcire in carcere o se li vendeva. La Rep federale fu così dura che di 91000 funzionari della polizia segreta ne ha puniti... forse due o tre. Gli altri, quando vengono a trovarmi al carcere della Stasi dove lavoro, dicono le stesse cose che dici tu: la giustizia dei vincitori, i rivoluzionari perseguitati... però i pinguini mi sono piaciuti. Ciao. Gianluca Falanga

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Avatar di alessandro colombini

Gentile Dott. Falanga, grazie per il commento. Mi dispiace che Lei abbia interpretato la mia riflessione come una volontà di comparare Scheel a Honecker, Ovest ad Est, cercando di portare acqua al mulino dell'Est. Non ero interessato a ciò e proprio per questo l'ho specificato nelle prime righe del testo. Se, comunque, è trasparita una volontà del genere, mi assumo la responsabilità di non essermi spiegato come volevo. Premesso ciò, mi trovo comunque in disaccordo su alcune delle sue riflessioni e vorrei provare a rispondere ad alcune delle critiche che Lei ha mosso:

1) mi sembra profondamente ingiusto il paragone tra la RAF e - boh? - i NAR. La bomba è uno strumento di lotta in sé neutro (non sto parlando di categorie morali, ovviamente), usate a dx come a sx, da comunisti come da fascisti, passando per gli anarchici e gli animalisti. Se Lei mi dice che mettere le bombe è sempre sbagliato io sono anche d'accordo, non sono d'accordo invece sul fatto che mettere le bombe è da fascisti.

2) Il mio riferimento allo stupro è da ricercare nel passaggio della International Committee for Political Prisoners (1978) sul caso, dove si parla di un edema importante nei genitali, echimosi sull'anca destra, sangue coagulato sulla natica sinistra e macchie sospette sulle mutande della Meinhof (nonostante l'assenza di sperma). Alla luce dello stesso rapporto della Commissione Internazionale (e soprattutto del comportamento tenuto dal governo tedesco), io non ho coraggio di essere sicuro come è Lei nella tesi del suicidio.

3) Se uno studioso del Suo calibro mi dice che siamo rimasti solo in Italia a pensare che lo Stato tedesco abbia torturato e ucciso "quelli della RAF" ci credo, pensi che io neanche parlo il tedesco. Mi rincuora pensare che tra le fila di chi pensa queste "sciocchezze" ci sia, però, anche gente - a differenza di me - molto poco sciocca (tipo Enzo Collotti, ad esempio; E. Collotti, Ulrike Meinhof, in Belfagor, vol. 31, no. 4, 1976, pp. 461–476).

4) Non ho capito, onestamente, la sua riflessione sui diritti umani che Honecker evidentemente non meritava. Se vogliamo fare un processo lo si fa in un contesto di uno stato di diritto, altrimenti impicchiamolo in pubblica piazza con la gente che tira i pomodori e prendiamoci la responsabilità di questo.

5) I suoi severi giudizi sulla Stasi sono gli stessi miei.

Grazie ancora (sinceramente) per il commento. Un saluto cordiale.

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Avatar di Gianluca Falanga

Ciao Alessandro, devo confessarti (mi permetto di darti del tu, forse siamo coetanei o sei più giovane di me?) che ieri ero molto irritato, anzi proprio arrabbiato, e sono stato ingiustamente polemico, cosa che per fortuna non è tipica del mio modo di pensare, lavorare, argomentare. Per questo sto abbastanza lontano dai social.

Non entro nel merito delle mie contestazioni e della tua risposta per motivi di mancanza di tempo, non perchè non ne valga la pena, anzi. Lasciamo anche perdere la Raf che è una vicenda davvero complessa e tragica (ho incontrato anni fa la figlia di Ulrike, Bettina, e mi sono diventate chiare molte cose sulla triste parabola di quella donna, per la quale provo una viva compassione, nonostante abbia scelto il terrorismo). Ci tengo a spiegarti che è stata l'accusa che rivolgi alla Germania (Ovest) di avere fatto un processo politico a Honecker a colpirmi, sarebbe stata Siegerjustiz come dicono qui i vecchi comunisti, giustizia dei vincitori. Credo che se avessi avuto modo di conoscere, di sentire, le speranze riposte in quel processo da così tante persone offese, distrutte dalla persecuzione del regime, la loro fame di giustizia, di vedere sanzionata da una sentenza la colpa di chi ne era il primo responsabile, la penseresti diversamente. La giustizia federale fu tutt'altro che dura e le speranze delle vittime sono andate ampiamente deluse (penso anche alla totale impunità per migliaia e migliaia di funzionari, informatori, complici ecc.) con conseguenze molto pesanti anche per la loro salute. Che l'abbiano lasciato andare a morire in pace, Honecker, senza condannarlo, credo sia stato giusto. Il suo discorso di autodifesa, esaltato su alcuni siti di comunisti italiani come atto di coraggio, fu semplicemente disgustoso.

Spero ci ssrà modo di confrontarsi ancora. La prossima volta che ti commento conto fino a dieci prima di attaccare la tastiera. Promesso.

Un caro saluto

Gianluca

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